Polonia: soluzioni assicurative ai rischi della supply chain.

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Aggiornato alla pandemia Covid-19.

A quali rischi andiamo incontro in Polonia se una calamità naturale o un incendio colpisce lo stabilimento produttivo o i magazzini di un partner strategico?

Ecco le soluzioni assicurative a protezione della supply-chain.

Le conseguenze economiche da interruzione della supply-chain sono venute a galla in tutta la loro importanza solo ultimamente, a seguito della diffusione della pandemia da Covid-19.

Molte catene di approvvigionamento sono state rallentate se non interrotte, i tempi di consegna di merce e prodotti semi-lavorati si sono allungati, le aziende attingono alle proprie scorte, con gravi crisi di liquidità.

Sebbene i riflettori siano ancora tutti puntati sulla globale interruzione della fornitura da Covid-19, a disposizione delle aziende ci sono già soluzioni assicurative contro i rischi da interruzione della supply chain.

Blocco della fornitura: i rischi di chi produce in Polonia.

A scanso di equivoci, premetto che i danni da pandemia sono stati sempre esclusi dalle compagnie assicuratrici, compresi quelli da blocco della fornitura.

Tuttavia chi ha un’azienda in Polonia deve tenere bene a mente due rischi spesso sottovalutati e collegati tra loro.

Il primo: il paese vanta una forte integrazione industriale con quelli confinanti (pensiamo alla Germania o alla Repubblica Ceca).

Il secondo: la maggior parte delle aziende è altamente concentrata nella parte meridionale del paese.

Pertanto, se un’azienda estera (supponiamo tedesca, con cui abbiamo un solido legame commerciale) dovesse bloccarsi, a causa di un incendio, o di un’alluvione del sito industriale, dobbiamo tenere bene a mente che l’improvviso blocco della produzione può mettere a rischio i conti della nostra azienda.

Andiamo incontro a questo rischio anche quando un nostro supplier polacco subisce un fermo della produzione o dei magazzini.

Prendiamo il caso dell’alluvione: la frequenza di questo fenomeno atmosferico in Polonia è molto conosciuta, tanto che rappresenta il 74% di tutti i danni assicurati.

Figure 1. Annual average insured loss (insured AAL) from four major modeled natural Perils in Poland. (Source: AIR)

Lo studio, da cui riporto questo grafico, mette in allerta proprio chi ha un’azienda nella parte meridionale della Polonia: come abbiamo visto sopra, è qui che si trova la più altra concentrazione di aziende ed è questa la zona più a rischio alluvione di tutto il paese.

Titolari di imprese e plant manager sono avvertiti: visto il rilevante tasso di concentrazione di capannoni e centri di logistica in un’unica area, devono prendere bene in considerazione che un’alluvione -che colpisce lo stabilimento produttivo di un partner strategico- può mettere seriamente a repentaglio i propri conti aziendali anche in modo irreversibile.

I danni finanziari da blocco della fornitura.

Come possiamo proteggerci dalle conseguenze economiche di alluvione ed incendi?

Innanzitutto facendo molta prevenzione, come ho descritto qui.

In secondo luogo, ricorrendo a specifiche soluzioni assicurative contro i danni da fermo della produzione.

Il pagamento di questi danni da interruzione della supply-chain è una materia molto complessa.

Cosa succede quando quando un grosso sinistro colpisce la nostra fabbrica?

A quali conseguenza finanziarie andiamo incontro se la nostra azienda è perfettamente funzionante, ma è il sito produttivo di un nostro fornitore che si blocca?

Alla prima domanda ho dedicato una trattazione a parte in questo articolo, a cui rimando per completezza.

Alla seconda rispondo qui di seguito.

In sintesi:

1.la fornitura può bloccarsi se, a causa di un grosso sinistro i nostri fornitori non possono più spedirci né ritirare la merce.

2.Nel caso in cui due aziende facciano parte dello stesso gruppo, un pesante sinistro che colpisce la casa madre può mettere a repentaglio la produzione del semi-lavorato nella polacca.

I danni possono essere molto ingenti. Eccoli qui riassunti:

  1. costi di gestione;
  2. mutui su immobili e macchinari;
  3. affitto dello stabile dove trasferire, anche temporaneamente, operai, personale, macchinari e merci;
  4. costi di riparazione e di ripristino dei macchinari;
  5. maggiori spese di lavoro straordinario,
  6. variabilità stagionale della produzione e/o della vendita;
  7. oneri delle lavorazioni affidate ai terzi;
  8. maggiori costi sia delle materie prime che dei prodotti finiti acquistati dai concorrenti;
  9. spese per ristabilire il livello del magazzino;
  10. danni da interdipendenza tra impianti, stabilimenti, società controllate.

Indennizzo dei danni: le verifiche sulle locations produttive.

Prima che un sinistro colpisca la fabbrica di uno dei nostri partners, è necessario controllare bene se la nostra fabbrica è assicurata contro i danni da “interdipendenza” tra aziende partners o dello stesso gruppo.

Se una calamità naturale colpisce una delle “locations” produttive indicate in polizza (pensiamo a più stabilimenti dello stesso gruppo, o a partners strategici) possiamo farci indennizzare le perdite da interruzione di fornitura quando un’alluvione colpisce non il nostro capannone ma il loro!

È quindi molto importante controllare se la copertura assicurativa ricomprende tutti i siti produttivi, sedi, stabilimenti, magazzini delle aziende con cui abbiamo rapporto di fornitura.

Questi possono essere, in sintesi:

  • lo stabilimento della filiale polacca
  • il sito produttivo della casa madre italiana
  • il capannone/centro di logistica di un nostro partner, sia in Italia che in Polonia.

L’inserimento delle “locations” in polizza offre un immediato vantaggio: consente alla compagnia assicuratrice di inviare i propri periti per una prima stima dei danni dove si è verificato il sinistro (ad es.: un’importante alluvione ha colpito la zona del paese dove si trova il nostro principale fornitore).

Cosa fare e a chi rivolgersi in caso di sinistro.

L’azienda assicurata, se non vuole perdere il diritto all’indennizzo, deve fornire informazioni dettagliate sui danni da interruzione, mettere a disposizione registri, libri, fatture e la documentazione contabile su movimentazione merci andate distrutte.

Se l’azienda e la compagnia assicuratrice non si accordano nella valutazione dei danni, possono prendere in considerazione la nomina di un perito terzo, nominato dal tribunale del luogo in cui si è verificato il sinistro.

La valutazione dei danni dei periti è una materia molto complessa.

È per questo le aziende si affidano a consulenti assicurativi esperti, con conoscenza del territorio e dei testi di polizza.

Sono loro che ci spiegano le clausole dei contratti assicurativi.

In caso di sinistro, ci aiutano ad assolvere a tutte le incombenze e obblighi, pena la decadenza dal diritto all’indennizzo.

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