Infortuni, rimborso spese mediche, gravi invalidità, perdita autosufficienza.
3 passaggi per ridurre i costi delle coperture mediche.
Quanto costa un grosso intervento chirurgico?
Abbiamo messo da parte abbastanza denaro per le spese di riabilitazione?
Se perdiamo l’autosufficienza possiamo permetterci una fortuna in farmaci e assistenza domiciliare?
La grave crisi di liquidità che da mesi attanaglia imprese e famiglie spinge imprenditori, lavoratori autonomi, padri di famiglia a risparmiare il più possibile.
Quando si tratta di curarsi, sappiamo bene che scegliere tra pubblico e privato non è la stessa cosa.
Da una parte, il sistema socio-sanitario è in profonda trasformazione, e un possibile “piano di salvataggio” è auspicato nel drammatico rapporto Gimbe 2019, a cui rimando.
Dall’altra, superare le liste d’attesa optando per il privato è possibile, mettendo mano al portafoglio.
Pagare una visita specialistica è una spesa ancora affrontabile nella maggior parte dei casi.
Tuttavia, non tutte le famiglie hanno a disposizione ingenti somme di denaro quando si deve affrontare, ad esempio, una lunga malattia.
Sia in Italia che all’estero il costo delle coperture mediche è in crescita per svariati motivi: invecchiamento della popolazione, nuove malattie, aumento dei ricoveri e del prezzo dei farmaci da intervento chirurgico.
In tempi di crisi, sapere cosa comprare, e a che prezzo, è in cima alle nostre priorità.
Ecco un riassunto per fare chiarezza e scegliere bene, senza spendere una fortuna.
Copertura medica privata: come ridurre i costi
1.polizza assicurativa o mutua privata?
Un conto è acquistare una polizza, altra cosa è associarsi a una mutua sanitaria.
Le differenza tra queste due soluzioni, entrambe molto valide, sono molteplici, dipendono da persona a persona, e sono compatibili tra loro.
Possiamo infatti diventare soci di una mutua privata e nel contempo assicurarci con un prodotto assicurativo tradizionale.
Ecco le principali differenze.
I vantaggi del sussidio (mutua privata)
→ nella maggior parte dei casi, parliamo di un unico pacchetto
→ con un’unica somma (1500 euro circa/anno) possiamo mettere in copertura tutto il nucleo familiare
→il costo della quota annuale non aumenta con l’età dell’associato e dei suoi familiari
→ costa meno della polizza assicurativa
→ è una soluzione completa, per i rischi più pericolosi e frequenti: comprende il pagamento delle spese sia per gli interventi chirurgici che le gravi invalidità (da infortunio e malattia), e la perdita dell’autosufficienza.
→ se abbiamo superato i 65 anni rimane l’unica opzione praticabile (le compagnie possono rescindere dal contratto assicurativo più andiamo avanti con gli anni).
→ detrazione fiscale: diventare parte di una mutua privata permette di detrarre (19%) i contributi associativi fino a un massimo di 1.291,14 euro.
I vantaggi della polizza assicurativa
→ consente molte personalizzazioni
→ possiamo scegliere i massimali per interventi chirurgici, grandi o piccoli
→ decidiamo noi se assicurarci contro gli infortuni e le gravi invalidità (e tenere escluse le spese da intervento chirurgico, ad esempio).
→ includere tutti i nostri familiari è possibile, ma non obbligatorio.
→ se pratichiamo sport pericolosi, o lavoriamo come tecnici in cantiere, solo la polizza può metterci al riparo dagli infortuni durante un’immersione o sul lavoro
→ possiamo inserire una franchigia per diminuire il premio della polizza (vedi punto 2. qui di seguito).
2.aumentiamo la franchigia
Lo sappiamo tutti: più alta è la franchigia, più diminuisce il premio assicurativo.
È consigliabile quando acquistiamo una polizza contro il rischio di infortuni (pensiamo all’imprenditore che svolge lavori pericolosi all’interno della sua azienda).
Idem se vogliamo coprirci il pagamento delle spese mediche: l’inserimento di una franchigia di 1000 euro può contribuire a contenere il premio di polizza.
Se la nostra polizza è senza franchigia, possiamo essere rimborsati fino all’ultimo centesimo.
Tuttavia, come possiamo immaginare, il premio aumenta.
3.scegliamo una clinica convenzionata
Quando acquistiamo una copertura per gli interventi chirurgici è molto importante verificare la rete degli ospedali in convenzione.
Sia le compagnie assicuratrici che le mutue private rimborsano le spese chirurgiche direttamente alla clinica convenzionata al loro network.
Possono così contenere le spese di ricovero e il costo dei loro prodotti/servizi.
Se scegliamo un ospedale fuori convenzione può essere quindi controproducente: in questo caso, il rischio di anticipare di tasca propria tutte le spese di ricovero è molto alto.
Il nostro provider medico potrebbe chiederci di pagare in prima battuta una parte o tutte le spese (oppure addirittura negare il pagamento tout court!).
In conclusione.
Abbiamo appena visto che le soluzioni (contro infortuni, malattie, gravi invalidità e perdita dell’autosufficienza) sono più di una, e variano da persona a persona.
Per motivi di spazio non abbiamo toccato le coperture viaggio, o quelle di gruppo per più dipendenti in azienda.
Per valutare al meglio se scegliere un’assicurazione o una mutua privata e per eventuali modifiche alle franchigie sarebbe sempre opportuno contattare consulenti specializzati per farsi consigliare bene e prendere decisioni consapevoli.
Anche in termini di prezzo, può fare la differenza.