Incendi, allagamenti, alluvioni, tempeste, terremoti possono seriamente bloccare la produzione e la sopravvivenza della nostra azienda. In caso di fermo, quale ulteriore danno subisce il nostro business?
Siamo veramente sicuri che la polizza incendio paghi sempre e in ogni caso?
Se vogliamo evitare pericolosi fraintendimenti e inutili e spiacevoli contestazioni in caso di sinistro, è bene tenere a mente questa importantissima distinzione ancora poco conosciuta.
Un conto sono i danni “materiali e diretti” che colpiscono beni come il capannone, i macchinari, le merci, il magazzino, a seguito ad esempio di un incendio, un allagamento, un terremoto.
Quando invece un’azienda si ferma o rallenta la propria attività produttiva a causa di fortunali o terremoto, si parla di danni “immateriali e indiretti”, di natura economico-finanziaria.
Danni diretti e indiretti: facciamo un esempio pratico.
Immaginiamo che la nostra azienda sia stata colpita da un’alluvione o da un eccezionale temporale: le forti raffiche di vento hanno scoperchiato parte del capannone, l’acqua ha invaso lo stabilimento, bagnando seriamente merci e macchinari, la produzione è seriamente interrotta.
I danni al capannone, alle merci e ai macchinari sono “danni materiali e diretti”. Il danno finanziario derivante da un blocco di produzione è invece “immateriale e indiretto”.
É “materiale” tutto ciò che ricade sotto i nostri sensi e caratterizza l’aspetto “fisico” di un bene. Il termine “diretto” vuole quindi evidenziare il legame stretto e immediato tra la causa del sinistro e il danno.
Nell’esempio appena riportato, il violento fortunale scoperchia il capannone e provoca il diretto e materiale “allagamento” e “bagnamento” di macchinari e merci.
Ora, non dobbiamo dimenticare che la polizza incendio copre sì i danni materiali e diretti; ma, in caso di fermo di attività, esclude quelli “immateriali e indiretti”.
Sono questi i danni di natura economico-finanziaria che colpiscono l’azienda a seguito del fermo, interruzione o rallentamento dell’attività produttiva causata da un evento assicurato (incendio, alluvione, allagamento, terremoto…).
Possiamo assicurarci contro il fermo di produzione?
In estrema sintesi, quando l’attività aziendale dovesse fermarsi a seguito dell’alluvione di cui sopra (ma discorso analogo potremmo farlo in caso di incendio o di terremoto) , l’impresa continua a sostenere dei costi fissi (ad es.: spese di affitto, interessi sui mutui, costi del personale…).
Nello stesso momento viene privata dell’utile operativo, derivante dalle vendite interrotte.
Nell’esempio appena citato, i danni indiretti possono essere riassunti da alcune importantissime voci di spesa, quali, a titolo esemplificativo:
- costi di gestione;
- mutui su immobili e macchinari;
- affitto dello stabile dove trasferire, anche temporaneamente, operai, personale, macchinari e merci;
- costi di riparazione e di ripristino dei macchinari;
- maggiori spese di lavoro straordinario,
- variabilità stagionale della produzione e/o della vendita;
- oneri delle lavorazioni affidate ai terzi;
- maggiori costi sia delle materie prime che dei prodotti finiti acquistati dai concorrenti;
- spese per ristabilire il livello del magazzino;
- danni da interdipendenza tra impianti, stabilimenti, società controllate.
Nella maggior parte dei casi i danni finanziari superano quelli materiali.
Riprendendo l’esempio del capannone scoperchiato e invaso dall’acqua, prendiamo in considerazione, in questa semplice tabella, solo alcune voci di costo conseguente ad un’interruzione dell’attività produttiva di 3 mesi.
Come si può vedere, nonostante l’azienda fosse assicurata contro l’alluvione, il danno indiretto per fermo della produzione ha causato all’azienda una perdita economica quasi 3 volte superiore.
Questo breve esempio ci fa capire quanto sia importante calcolare le conseguenze negative di un sinistro sull’operatività dell’azienda.
I danni di natura economico-finanziaria appena elencati sono anche chiamati “danni da interruzione di esercizio” e possono essere coperti da una specifica assicurazione, diversa dalla polizza incendio, di nome “Fermo di Produzione”.
Come possiamo assicurarci contro un improvviso blocco aziendale?
L’obiettivo dell’imprenditore coincide con quello della compagnia assicuratrice: riportare l’attività ai livelli di produzione ante sinistro nel minor tempo possibile.
Per calcolare la somma da assicurare, a livello generale, si sottraggono dai ricavi di vendita sia i costi variabili (che in caso di fermo cessano) che l’utile operativo.
Così facendo, rimangono coperti tutti i costi fissi che pesano sull’azienda anche quando non produce nè vende.
Si suggerisce di inserire in polizza le spese supplementari o i maggiori costi sostenuti per ridurre il danno. In parte li abbiamo già elencati qui sopra: ricorso a turni straordinari, affitto di fabbricati o macchinari da aziende partners, personali ausiliario, lavorazione presso terzi.
Se prendiamo ad esempio il costo del personale, gli operai inattivi per il periodo di fermo produttivo possono essere reimpiegati nella riparazione di immobili e macchinari. Tale costo può essere riconosciuto nell’indennizzo.
Cosa succede se è un nostro fornitore importante ad interrompere la nostra attività?
A quali conseguenze andiamo incontro se un nostro fornitore, danneggiato da un incendio o da un’alluvione che ha colpito i suoi magazzini, non ci rifornisce più la materia prima indispensabile per la produzione?
Il nostro stabilimento è perfettamente funzionante: nonostante ciò, dobbiamo ridurre improvvisamente la nostra attività. La redditività della nostra impresa è da questo momento in pericolo.
Possiamo assicurarci contro questo rischio. Ho già trattato ampiamente questa materia all’interno di questo articolo intorno ai rapporti di interdipendenza e integrazione industriale tra aziende.
E la polizza incendio?
Non dobbiamo assolutamente dimenticare la dipendenza della polizza Fermo di Produzione dall’assicurazione Incendio.
I danni finanziari da blocco dell’attività possono essere indennizzati solo se e solo quando il danno diretto che ha provocato il fermo aziendale è coperto dalla Polizza Incendio, a cui dobbiamo sempre fare riferimento.
Tornando al nostro esempio, nel caso dell’azienda allagata, è necessario prima di tutto verificare se l’alluvione sia menzionata come evento assicurato in polizza: in caso negativo, l’assicuratore non sarà tenuto alla liquidazione dei danni indiretti.
Nel caso diverso in cui l’alluvione sia coperta, e il premio di polizza sia stata regolarmente pagato, potremo fare affidamento alla polizza Fermo di Produzione.
La copertura danni indiretti, soprattutto a causa di eventi atmosferici sempre più improvvisi e violenti, è di vitale importanza per le aziende: al momento del danno permette di fronteggiare una serie di perdite e costi improvvisi in grado di compromettere il suo equilibrio finanziario.