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Aziende a rischio alluvione: a chi rivolgersi per proteggersi sul serio?

Pubblicato:31 Ottobre 2018
Tempo di lettura: 5 minuti
Baia di carico con due porte a rullo industriali bianche chiuse, barriere protettive, cassette di servizio verdi e linee di parcheggio gialle su una superficie pavimentata all'esterno di un edificio commerciale progettato per resistere ai rischi di alluvione.

La violenza dei fenomeni atmosferici che da poco hanno flagellato città, porti turistici e commerciali, edifici privati e pubblici del nostro paese preoccupa moltissimo titolari di capannoni e siti produttivi che, a tutte le latitudini, si chiedono: «L’azienda è assicurata contro l’alluvione? Chi paga i danni da blocco della produzione?»

Il grafico qui sotto riportato é eloquente:

Grafico a barre sovrapposte che mostra il numero e le dimensioni degli eventi meteorologici estremi, compresa l'alluvione, dal 1870 al 2010. La frequenza e le dimensioni degli eventi aumentano nel tempo, con un maggior numero di eventi di grandi e grandissime dimensioni verificatisi dopo il 1950.

A fenomeni atmosferici come piogge torrenziali e avverse condizioni atmosferiche, un tempo eccezionali ma ogni giorno sempre più frequenti, sembra che dovremo farci l’abitudine. Ecco alcuni utili suggerimenti a chi dirige o è proprietario di un sito produttivo.

L’ispezione in azienda: a chi fare affidamento contro le avversità climatiche.

Possedere un’assicurazione aziendale non sempre è garanzia di serenità. Anzi. L’acquisto di una polizza, quando improvvisamente alluvioni, tempeste, trombe d’aria, allagamenti colpiscono il nostro capannone, è spesso l’ultimo dei problemi.

Prima ancora di assicurarci, poniamoci invece queste 7 domande:

  1. ho adottato sufficienti misure di sicurezza e prevenzione contro il rischio da alluvione e allagamento in azienda?
  2. i macchinari e il magazzino sono a prova di alluvione?
  3. esistono fiumi e corsi d’acqua nelle vicinanze che possono esondare inaspettatamente?
  4. le vie di uscita e fuga dei dipendenti sono correttamente segnalate?
  5. qual è l’ultima volta che abbiamo fatto ispezionare il nostro stabilimento?
  6. in caso di sinistro, chi è il mio interlocutore principale che si interfaccia con il perito della compagnia?
  7. prima ancora che si allaghi il capannone, abbiamo affidato la messa in sicurezza della nostra attività a persone veramente esperte in prevenzione?

Le compagnie assicuratrici hanno bisogno di conoscere sempre meglio i propri clienti e purtroppo il questionario assicurativo, che compiliamo prima di ricevere un’offerta, nella maggior parte dei casi non basta.

Prevenire è meglio che curare: prima di sottoscrivere una polizza, o in occasione dei rinnovi assicurativi, si suggerisce di incaricare esperti in prevenzione e sicurezza e risk managers in grado di:

1.prendere visione dal vivo del luogo fisico in cui si trova il capannone,

2.ridurre i danni (sia fisici, alle strutture, che finanziari da interruzione di attività).

Alluvione e allagamenti: azienda in sicurezza in 3 passaggi.

L’INERIS, l’Istituto francese per i rischi industriali, propone una semplice ma precisa metodologia per la riduzione di questi rischi. Scopriamola assieme.

1.Individuazione dell’ambiente circostante. Il primo passo da fare é capire se il sito produttivo si trova nei pressi di una zona a rischio alluvione. In caso affermativo, é necessario fornire alcune informazioni, quali: possibilità di straripamento dei fiumi, presenza di dighe o falde acquifere, velocità media dell’acqua, durata dell’alluvione, ritiro delle acque. Questi dati possono essere forniti dalle autorità locali assieme ad un prospetto grafico che raffigura l’azienda e l’ambiente che la circonda, come questa.

Una mappa che mostra un fiume, con le aree di esondazione circostanti (rosso), la frangia di esondazione (rosa), gli edifici, le strade e gli alberi. Le aree a maggior rischio di alluvione sono ombreggiate più vicine al fiume ed etichettate come aree a rischio di alluvione.

2.Identificazione dei beni a rischio. Sulla base delle informazioni ricevute, si suggerisce di indicare, all’interno del perimetro aziendale, quali sono i macchinari, gli impianti e la merce di magazzino a rischio alluvione. Ecco un altro esempio, di facile intuizione grafica:

Schema di un impianto vicino a un fiume colpito da alluvione, che mostra quattro unità (A, B, C, D) e due aree di stoccaggio (A, B). L'altezza dell'acqua è di 18 m sul livello del mare e sommerge parzialmente l'unità C e il deposito B.

É difficile che informazioni così dettagliate possano emergere da un documento anonimo e standardizzato come il questionario assicurativo. Si consiglia pertanto di realizzare, assieme al nostro risk manager di fiducia, un prospetto simile, evidenziando i beni aziendali a rischio alluvione e allegando al anche delle fotografie.

3.Elenco delle principali soluzioni. Ogni azienda é diversa. Tuttavia, le misure di prevenzione di base contro alluvioni e allagamenti sono in linea di massima le seguenti:

  1. costruzione di recinzioni di protezione degli equipaggiamenti e macchinari di particolare valore,
  2. rafforzamento a terra di cisterne, silos e liquidi contenenti sostanze infiammabili, tossiche, inquinanti,
  3. spostamento di macchinari elettrici, sistemi informatici e di distribuzione dell’energia elettrica sopra il suolo calpestabile del capannone (di norma minimo 12 cm da terra),
  4. installazione di sistemi di bloccaggio e interruzione di energia elettrica e gas da alluvione,
  5. barriere difensive di sicurezza progettate ad hoc per il sito produttivo.

In conclusione: a chi fare affidamento prima che si allaghi il capannone?

Prima di acquistare un’assicurazione contro l’alluvione, e in occasione dei rinnovi di polizza, fare un survey in azienda é un vero investimento.

Da una parte la compagnia assicuratrice -disponendo di maggiori informazioni rispetto a quelle, più scarse, di un semplice questionario -è in grado di calcolare il costo della polizza. Se facciamo prevenzione in modo intelligente e costante, in assenza di sinistri per un breve periodo (da 3 a 5 anni), potremo ottenere una grossa riduzione del premio assicurativo.

Dall’altra, in caso di alluvione e allagamento, i periti potranno liquidare i danni con maggiore precisione e accuratezza.

Tuttavia, per ottenere questi due importanti vantaggi, è necessario individuare il nostro professionista di fiducia in grado di interfacciarsi tra compagnie e periti.

Proteggere i nostri beni e garantire la ripresa dell’attività rimane una priorità.

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Categoria:Assicurazione aziendale
Etichette:calamità naturali,  fermo produzione,  rischi siti industriali

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