La violenza dei fenomeni atmosferici che da poco hanno flagellato città, porti turistici e commerciali, edifici privati e pubblici del nostro paese preoccupa moltissimo titolari di capannoni e siti produttivi che, a tutte le latitudini, si chiedono: «L’azienda è assicurata contro l’alluvione? Chi paga i danni da blocco della produzione?»
Il grafico qui sotto riportato é eloquente:
A fenomeni atmosferici come piogge torrenziali e avverse condizioni atmosferiche, un tempo eccezionali ma ogni giorno sempre più frequenti, sembra che dovremo farci l’abitudine. Ecco alcuni utili suggerimenti a chi dirige o è proprietario di un sito produttivo.
L’ispezione in azienda: a chi fare affidamento contro le avversità climatiche.
Possedere un’assicurazione aziendale non sempre è garanzia di serenità. Anzi. L’acquisto di una polizza, quando improvvisamente alluvioni, tempeste, trombe d’aria, allagamenti colpiscono il nostro capannone, è spesso l’ultimo dei problemi.
Prima ancora di assicurarci, poniamoci invece queste 7 domande:
- ho adottato sufficienti misure di sicurezza e prevenzione contro il rischio da alluvione e allagamento in azienda?
- i macchinari e il magazzino sono a prova di alluvione?
- esistono fiumi e corsi d’acqua nelle vicinanze che possono esondare inaspettatamente?
- le vie di uscita e fuga dei dipendenti sono correttamente segnalate?
- qual è l’ultima volta che abbiamo fatto ispezionare il nostro stabilimento?
- in caso di sinistro, chi è il mio interlocutore principale che si interfaccia con il perito della compagnia?
- prima ancora che si allaghi il capannone, abbiamo affidato la messa in sicurezza della nostra attività a persone veramente esperte in prevenzione?
Le compagnie assicuratrici hanno bisogno di conoscere sempre meglio i propri clienti e purtroppo il questionario assicurativo, che compiliamo prima di ricevere un’offerta, nella maggior parte dei casi non basta.
Prevenire è meglio che curare: prima di sottoscrivere una polizza, o in occasione dei rinnovi assicurativi, si suggerisce di incaricare esperti in prevenzione e sicurezza e risk managers in grado di:
1.prendere visione dal vivo del luogo fisico in cui si trova il capannone,
2.ridurre i danni (sia fisici, alle strutture, che finanziari da interruzione di attività).
Alluvione e allagamenti: azienda in sicurezza in 3 passaggi.
L’INERIS, l’Istituto francese per i rischi industriali, propone una semplice ma precisa metodologia per la riduzione di questi rischi. Scopriamola assieme.
1.Individuazione dell’ambiente circostante. Il primo passo da fare é capire se il sito produttivo si trova nei pressi di una zona a rischio alluvione. In caso affermativo, é necessario fornire alcune informazioni, quali: possibilità di straripamento dei fiumi, presenza di dighe o falde acquifere, velocità media dell’acqua, durata dell’alluvione, ritiro delle acque. Questi dati possono essere forniti dalle autorità locali assieme ad un prospetto grafico che raffigura l’azienda e l’ambiente che la circonda, come questa.
2.Identificazione dei beni a rischio. Sulla base delle informazioni ricevute, si suggerisce di indicare, all’interno del perimetro aziendale, quali sono i macchinari, gli impianti e la merce di magazzino a rischio alluvione. Ecco un altro esempio, di facile intuizione grafica:
É difficile che informazioni così dettagliate possano emergere da un documento anonimo e standardizzato come il questionario assicurativo. Si consiglia pertanto di realizzare, assieme al nostro risk manager di fiducia, un prospetto simile, evidenziando i beni aziendali a rischio alluvione e allegando al anche delle fotografie.
3.Elenco delle principali soluzioni. Ogni azienda é diversa. Tuttavia, le misure di prevenzione di base contro alluvioni e allagamenti sono in linea di massima le seguenti:
- costruzione di recinzioni di protezione degli equipaggiamenti e macchinari di particolare valore,
- rafforzamento a terra di cisterne, silos e liquidi contenenti sostanze infiammabili, tossiche, inquinanti,
- spostamento di macchinari elettrici, sistemi informatici e di distribuzione dell’energia elettrica sopra il suolo calpestabile del capannone (di norma minimo 12 cm da terra),
- installazione di sistemi di bloccaggio e interruzione di energia elettrica e gas da alluvione,
- barriere difensive di sicurezza progettate ad hoc per il sito produttivo.
In conclusione: a chi fare affidamento prima che si allaghi il capannone?
Prima di acquistare un’assicurazione contro l’alluvione, e in occasione dei rinnovi di polizza, fare un survey in azienda é un vero investimento.
Da una parte la compagnia assicuratrice -disponendo di maggiori informazioni rispetto a quelle, più scarse, di un semplice questionario -è in grado di calcolare il costo della polizza. Se facciamo prevenzione in modo intelligente e costante, in assenza di sinistri per un breve periodo (da 3 a 5 anni), potremo ottenere una grossa riduzione del premio assicurativo.
Dall’altra, in caso di alluvione e allagamento, i periti potranno liquidare i danni con maggiore precisione e accuratezza.
Tuttavia, per ottenere questi due importanti vantaggi, è necessario individuare il nostro professionista di fiducia in grado di interfacciarsi tra compagnie e periti.
Proteggere i nostri beni e garantire la ripresa dell’attività rimane una priorità.