I severi tagli al welfare pregiudicano l’accesso a cure mediche e assistenza di qualità. Se perdiamo l’autosufficienza a seguito di un grave incidente o un’invalidità da malattia, quali sono le coperture indispensabili per dirigenti, imprenditori e la loro famiglia?
Il SSN, in Italia e in Europa, è in crisi e i rischi di non ricevere prestazioni medico sanitarie di qualità, per sé, la famiglia e le risorse in azienda, si fa ogni giorno sempre più concreto e tangibile.
Non trovare assistenza medica di livello, in caso di perdita dell’autosufficienza da grave invalidità, è un’altra concreta minaccia da non sottovalutare.
L’aumento delle liste di attesa, la cronica scarsità di medici, l’aumento del costo dei farmaci per gli interventi chirurgici e dei ticket spinge gli imprenditori:
1.a ricercare alternative a pagamento nel privato, dove i servizi sanitari sono in aperta sostituzione con quelli tradizionalmente offerti dallo Stato.
2.ad aderire a fondi assicurativi, casse e mutue private in convenzione con cliniche mediche.
Le ragioni, in estrema sintesi, vanno ricercate sia fuori che dentro i confini del nostro Paese, eccole:
- l’invecchiamento preoccupante della popolazione,
- la domanda di servizi sociali in crescita,
- l’affermarsi di politiche che incoraggiano la decrescita e la redistribuzione della ricchezza,
- il progressivo indebolimento dei ceti intermedi europei e delle reti familiari.
La crisi delle politiche previdenziali e sanitarie in tutt’Europa spinge sempre di più le aziende ad uscire dallo schema di protezione statale e a preferire beni e servizi sanitari erogati da compagnie assicurative e mutue private.
Il sistema previdenziale e socio-sanitario è dappertutto in profonda sofferenza, e un possibile “piano di salvataggio” è auspicato nel drammatico rapporto Gimbe 2019, a cui rimando.
Chi fa da sé fa per tre: le soluzioni alternative al pubblico più ricercate da privati e imprese.
Abbiamo appena visto che le risorse a disposizione sono sempre più limitate, e che i programmi pubblici di protezione sociale, con il progressivo aumento della popolazione anziana, mostrano la corda sul versante della sostenibilità economico-finanziaria.
Il settore pubblico farà sempre più difficoltà a garantire quei servizi sociali di base per fronteggiare nuovi rischi sottovalutati come la perdita di:
1.entrate economiche (pensiamo ad una grave invalidità da infortunio)
2.autosufficienza (è il caso di una malattia come l’Alzheimer o il Parkinson).
Ecco qui di seguito le coperture più importanti.
1.Grave invalidità (da infortunio e malattia).
Domanda: “In caso di grave infortunio, come posso proteggermi contro la perdita di reddito?”
Risposta: La maggior parte delle compagnie e mutue private prevedono il pagamento di una rendita vitalizia in caso di perdita di autosufficienza. Ciò si verifica quando l’invalidità permanente da infortunio è di grado pari o superiore al 66%.
D:”E in caso di malattia?”
R: Al pari di un grave infortunio, anche una seria malattia può minare la nostra stabilità economica. Per esempio:
- infarto del miocardio
- malattie che prevedono interventi di chirurgia vascolare (by-pass)
- ictus cerebrale
- tumore maligno o neoplasia maligna
- insufficienza renale irreversibile
- malattie che comportano un trapianto di organo.
La maggior parte delle soluzioni presenti sul mercato offrono un importante indennizzo, molto utile per fare fronte agli altissimi costi di assistenza medica e recupero del nostro stato di salute.
Numerose le personalizzazioni: possiamo scegliere che l’eventuale indennizzo sia erogato per il 90% come rendita vitalizia, ed il rimanente 10% sotto forma di capitale.
Ma attenzione: bisogna fare delle importanti precisazioni. La copertura spese medica offre solo il rimborso dei costi da intervento chirurgico (sala operatoria, anestesia, chirurgia, farmaci…) e non rimborsa il pagamento delle spese di cura e assistenza successive all’intervento.
Pertanto, si suggerisce di verificare attentamente se all’interno delle nostre coperture è presente il pagamento di un capitale da invalidità permanente da malattia.
2.Perdita dell’autosufficienza (long term care).
Lavarsi, farsi il bagno o la doccia, vestirsi e svestirsi, provvedere alla propria igiene personale, mobilità, continenza, alimentazione: sono queste le principali attività che facciamo ogni giorno, la cui improvvisa perdita fa ricadere sulle famiglie spese di assistenza infermieristica e domiciliare molto salate.
Poniamoci queste 3 domande:
1.siamo disposti a rinunciare a parte del nostro lavoro per la cura di un nostro caro che si ammala?
2.abbiamo sufficienti risorse economiche per pagare 2.500-3000 euro al mese di rette in residenze sanitarie?
3.sappiamo che il costo medio di una badante si aggira tra i 15 e i 18.000 euro al mese?
Un grosso incidente o l’insorgere di una seria malattia, come l’Alzheimer o il Parkinson, possono comportare i seguenti rischi:
- definitiva limitazione di molte attività quotidiane,
- il ricorso a pagamento di personale specializzato in assistenza domiciliare.
Questi rischi sono più insidiosi e frequenti di quanto si pensi: nel nostro paese sono 3 milioni le persone non autosufficienti.
Il SSN, per le ragioni che abbiamo visto sopra, non è più in grado di sopportare gli alti costi di assistenza e terapie necessarie ogni giorno a malati di questo tipo e per questo fa ricadere queste incombenze sulle famiglie.
Ebbene, la copertura Long Term Care va incontro proprio alle esigenze di chi si trova improvvisamente a carico un familiare che non riesce più a badare a se stesso.
Le compagnie assicuratrici, o le mutue private, mettono a disposizione una rendita vitalizia in caso di perdita di autosufficienza, da corrispondere a fronte del riconoscimento dello stato di non autosufficienza e finché siamo in vita.
Sul grado di impossibilità dell’assicurato di compiere le normali attività quotidiane abbiamo visto sopra che viene riconosciuto uno specifico punteggio, svolto da personale medico specializzato.
In Conclusione.
Prima di acquistare un qualsiasi prodotto, facciamoci consigliare bene da consulenti esperti.
Saranno loro che, in caso di incidente o malattia, ci accompagneranno in tutte le fasi del nostro ricovero fino al pagamento delle indennizzi necessari per il nostro sostentamento.