Danni all’ambiente: i rischi e le soluzioni per imprese e dirigenti

Tempo di lettura: 8 minuti

Chi inquina paga. La legge europea impone severi oneri finanziari a imprese e manager che inquinano il suolo, le acque, l’aria.

Facciamo chiarezza sulle soluzioni assicurative sia per i danni ambientali che a tutela degli amministratori d’azienda.

La Direttiva sulla responsabilità civile per danno all’ambiente prevede a carico delle aziende specifici obblighi di riparazione, bonifica e ripristino dei danni all’habitat naturale e alla biodiversità: terre, fiumi, laghi, specie animali.

Si tratta di una “responsabilità oggettiva” che prescrive l’obbligo di risarcimento di questi specifici danni indipendentemente dalla nostra effettiva responsabilità.

Quali sono i settori industriali esposti al rischio ambientale?

È diffusa l’errata convinzione che solo le aziende ad alto rischio, come quelle del settore petrolchimico o di trasporto e smaltimento di sostanze pericolose, siano tenute ad assicurarsi contro i danni all’ambiente.

In realtà non è cosi! La legge europea non fa distinzioni, anzi.

Indipendentemente dalle dimensioni e dal tipo di attività, tutte le aziende sono esposte a responsabilità per danno ambientale. 

Le stesse compagnie assicuratrici offrono una vasta gamma di soluzioni specifiche a seconda del tipo di attività (dal manifatturiero ai servizi) e dimensioni (dalla grande azienda alla piccola-media impresa).

Qui di seguito elenco i settori merceologici a rischio:

  1. manifatturiero
  2. food and beverage
  3. deposito e movimentazione di merci
  4. distribuzione gas, acqua, elettricità
  5. costruzione opere civili e recupero aree dismesse
  6. magazzini e rivenditori al dettaglio
  7. trasporto, logistica
  8. operatori immobiliari, proprietari e/o, locatari
  9. società di servizi professionali in campo ambientale
  10. ho.re.ca

La polizza di RC generale copre i danni da inquinamento? Un pericoloso equivoco

Contro i danni da inquinamento né la polizza incendio né la polizza di rc terzi sono sufficienti.

Nella maggior parte dei casi si crede che basti estendere le spese di inquinamento alla polizza di RC terzi aziendale.

Purtroppo questo tipo di copertura, di carattere solo generale, non copre gli alti costi per :

  • le bonifiche interne allo stabilimento
  • le bonifiche esterne al sito produttivo
  • la decontaminazione e il ripristino dei fabbricati e del loro contenuto

I costi imprevisti dei danni all’ambiente: 7 casi pratici

All’interno di questo blog dedicheremo piu avanti alcuni aggiornamenti sui più gravi e recenti sinistri avvenuti in Italia e all’estero.

Nel frattempo, per fare chiarezza, elenco qui sotto i 7 tipi più frequenti di danni da inquinamento.

1.danni a cose e persone

Un incendio si sprigiona in un fabbrica di materie plastiche: il fumo, molto tossico, ha raggiunto le aziende e gli abitanti della zona circostante.

2.danno ai terreni e falde acquifere 

La rottura di un impianto per la produzione di salviette ad uso igienico provoca una fuoriuscita di alcol in una riserva naturale.

3.bonifica presso siti produttivi confinanti

La perdita di sostanze chimiche da una tubatura difettosa provoca la contaminazione del terreno della fabbrica confinante e della falda acquifera.

4.inquinamento graduale del sito

Lo sversamento di piccole quantità di sostanze tossiche nel tempo, durante le operazioni di rifornimento di un serbatoio interrato, crea danni ai terreni agricoli circostanti.

5.blocco dell’attività produttiva aziendale

Lo scarico di liquidi alimentari nel collettore fognario che porta all’impianto di trattamento delle acque reflue blocca tutto il sistema di pulizie causandone il blocco per alcune settimane.

6.interruzione attività di terzi

Il silos di stoccaggio di polveri ad uso industriale collassa e contamina i magazzini della fabbrica confinante. L’azienda vicina è costretta a sospendere la produzione fino al termine dei lavori di bonifica.

7.inquinamento ereditato

Scopriamo che il terreno su cui scorge il capannone è stato contaminato dalla precedente attività industriale. L’attuale proprietario va incontro a specifici obblighi di bonifica dell’inquinamento preesistente.

Inquinamento accidentale o graduale?

La materia è molto complicata e richiede una trattazione a parte.

Possiamo anticipare che la polizza di responsabilità civile inquinamento include sia l’inquinamento accidentale che quello graduale.

Il primo è immediatamente visibile: ad esempio, un incendio, una rottura di un impianto, la rottura del bocchettone di un’autobotte per l’approvvigionamento di carburante o di altre sostanze.

L’inquinamento graduale è più difficile da individuare, e per questo motivo molto più pericoloso per chi produce: consiste in una perdita di materiale/liquidi/sostanze di lieve entità ma costante nel tempo, per sua natura difficile da identificare e da quantificare.

Esempi:

  • cisterne interrate che perdono sostanze tossiche
  • impianti di depurazione o smaltimento vetusti
  • tubature corrose della rete fognaria
  • vasche di lavaggio di materiali o di pulizia degli ambienti
  • acque meteoriche contaminate dal contatto con strutture ed impianti

L’amministratore d’azienda rischia di pagare di persona?

Prima ancora di passare al contenuto di questa specifica soluzione assicurativa, mi preme sottolineare che gli amministratori d’azienda rischiano di rispondere con il loro patrimonio personale per non aver adottato tutte le misure idonee ad impedire il danno ambientale.

È noto il caso del dirigente di un’azienda del settore cosmetico, chiamato in causa per non aver vigilato sullo stato delle condutture di scolo da cui, ormai logore, fu riversata una notevole quantità di sostanza inquinante all’interno degli scarichi pubblici.

In giudizio fu provato che il board era a conoscenza del cattivo stato in cui versavano le tubature ma nulla fu fatto per limitare i danni.

Tuttavia, dobbiamo qui fare due precisazioni molto importanti. 

Un conto è il danno all’ambiente, altra cosa le spese legali che un dirigente deve sostenere per difendersi dall’accusa di aver inquinato suolo, acqua, aria circostante l’azienda.

Da una parte il danno all’habitat può essere risarcito dalla polizza di responsabilità civile ambientale, come vedremo qui subito.

Dall’altra, il manager, può mettere in sicurezza il proprio patrimonio personale ricorrendo ad una diversa e specifica polizza.

Mi riferisco alla copertura della responsabilità civile dell’amministratore, polizza che può includere le spese legali che l’amministratore deve sostenere per difendersi in tribunale per danni all’ambiente.

Rimando qui per approfondimenti.

Danni all’ambiente: i vantaggi della polizza contro il rischio inquinamento

Abbiamo visto che se la nostra azienda provoca un danno all’ambiente (ad esempio, la perdita di sostanze tossiche sul luogo dove si trova lo stabilimento produttivo) è necessario ricorrere ad una specifica soluzione assicurativa a parte per il pagamento dei danni a terzi, costi di bonifica, spese legali.

Ogni azienda è diversa e lo sanno bene le compagnie assicuratrici che prevedono specifiche coperture per i danni da inquinamento a seconda del tipo e dimensioni della nostra azienda.

A livello generale, riassumo qui i principali danni e spese coperti da questa polizza:

  1. morte e lesioni personali
  2. distruzione e deterioramento di beni che si trovino all’esterno della nostra fabbrica
  3. interruzioni o sospensioni, totali o parziali, di attività industriali, commerciali, agricole o di servizi
  4. impossibilità di utilizzare beni che si trovino all’esterno dell’azienda colpita dall’inquinamento
  5. spese per interventi di bonifica
  6. spese per il ripristino dei luoghi inquinati.

Alcune compagnie estendono la copertura ad altri eventi da non trascurare.

Pensiamo ai danni da inquinamento causati da amianto a seguito d’incendio, esplosione e scoppio e le spese per la rimozione e lo smaltimento di materiale, manufatti, detriti o rifiuti contenenti amianto.

Possiamo includere anche le spese di decontaminazione a seguito di inquinamento da beni mobili e immobili di proprietà dell’Assicurato e/o di terzi che si trovino all’interno della fabbrica assicurata.

In conclusione

Le polizze aziendali contro i danni da incendio e di responsabilità civile generale non coprono i danni all’ambiente.

Prima di tutto, si suggerisce alle aziende di contattare consulenti assicurativi esperti e fissare un sopralluogo del capannone e delle aree esterne.

La visita tecnica serve proprio a fare luce su quei rischi spesso troppo sconosciuti o del tutto ignorati che possono mettere in ginocchio il patrimonio aziendale.

Pensiamo alla presenza di altri capannoni industriali o di una falda acquifera o parchi e riserve naturali protette nei pressi della nostra azienda.

In caso di danno, le richieste di risarcimento possono essere molto alte e innescare un’immediata crisi di liquidita aziendale.

Oltre al patrimonio aziendale, anche quello personale dei dirigenti è a rischio!

Proprio per questo motivo esistono specifiche coperture assicurative a tutela dei manager che arrecano, senza volerlo, un danno all’ambiente circostante l’azienda in loro gestione.

Si consiglia di non lasciare mai nulla al caso e di rivolgersi a consulenti assicurativi specializzati: sono loro che visitano la nostra azienda e ci consigliano la copertura migliore, anche in termini di prezzo, per i danni ambientali.

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