Aggiornamento Novembre 2020
L’Interruzione della fornitura, la chiusura delle frontiere, i rischi dello smart working, un ricovero in ospedale: il mercato assicurativo viene incontro alle imprese.
Rispondiamo alle più frequenti domande dei nostri clienti sulle assicurazioni ad oggi disponibili.
Esistono coperture assicurative se si blocca la fornitura da COVID-19?
Facciamo un esempio pratico: se il capannone di uno dei nostri fornitori all’estero dovesse prendere fuoco o allagarsi del tutto il magazzino, possiamo farci indennizzare i danni finanziari da ritardo, sospensione o completa interruzione della fornitura.
Come ho illustrato in questo articolo, esistono delle specifiche coperture assicurative che coprono questo frequente rischio.
In caso di chiusura delle frontiere e blocco della merce in dogana, a livello internazionale esistono già delle coperture assicurative contro il ritardo o la mancata consegna.
Se un’epidemia blocca la catena di fornitura, ecco una buona notizia: le compagnie internazionali si stanno attrezzando e, con molta probabilità, includeranno i danni da epidemia/pandemia, nella stragrande maggioranza dei casi oggi esclusi.
Ma attenzione: nei prossimi testi di polizza, con molta probabilità, sarà necessario inserire a chiare lettere il Covid-19 tra le malattie contro cui vogliamo assicurarci, sulla scia dei recenti provvedimenti già presi in Inghilterra.
Un’altra buona notizia arriva per il commercio a dettaglio: alcune primarie compagnie vengono incontro ai propri assicurati con il pagamento di una somma una tantum al mese.
Visto che il mercato assicurativo si arricchirà di nuove soluzioni per privati e aziende, suggeriamo di affidarsi a consulenti assicurativi per i prossimi aggiornamenti in merito.
La copertura medica mia e dei miei dipendenti copre le spese da ricovero da COVID-19?
Dipende dal nostro provider.
Una delle principali esclusioni in tutte le coperture mediche, incluse le polizze viaggi, era rappresentata proprio dal rischio di epidemia/pandemia dichiarata dall’OMS.
A seguito della diffusione del coronavirus in tutto il mondo, le principali compagnie assicuratrici, fondi e mutue private stanno allargando il raggio delle proprie coperture a questo altissimo rischio.
Ci sono ovviamente importanti eccezioni e limitazioni alle nuove coperture: anche in questo caso, suggerisco di verificare bene se il nostro provider medico (compagnia assicuratrice, fondo o mutua privata) ha incluso il coronavirus in copertura.
Se gli ospedali sono saturi e ho già pianificato un intervento, cosa posso fare?
R: La prima cosa da fare è verificare l’elenco delle cliniche convenzionate in Italia con il nostro provider sanitario.
Se la clinica specializzata per il nostro intervento è full, possiamo valutare il ricovero in un ospedale straniero convenzionato.
Il problema di fondo è che ad oggi è impossibile lasciare il paese. Se invece fossimo in condizioni di normalità, un viaggio all’estero in una clinica convenzionata sarebbe consigliabile.
Il coronavirus costringe i miei dipendenti a lavorare da casa: quali sono i rischi da smart working?
R: Su questo rischio si stanno scrivendo fiumi di inchiostro sul web.
Proteggere la salute dei nostri dipendenti che lavorano da casa è un’ottima soluzione contro l’attuale altissimo rischio di contagio in ufficio.
Ma attenzione: ad essere infettato può essere il sistema informatico aziendale!
Le ragioni sono ovvie: il wi-fi di casa è molto più vulnerabile, visto che sono pressoché assenti le protezioni informatiche che abbiamo in ufficio.
Il problema di fondo è sempre quello: i virus (alludo a quelli informatici) li portano in azienda le risorse umane, lavorando in remoto.
Ecco perché si suggerisce di dotarsi di una polizza cyber risk per il pagamento dei danni da furto e perdita dei dati aziendali.
Sono amministratore d’azienda: a quali rischi mi espone la pandemia da coronavirus?
La materia è estremamente complessa per i seguenti 5 motivi:
- l’introduzione di nuovi obblighi di legge in materia di salute e sicurezza nelle aziende
- i rischi infezione all’interno dell’area produttiva e nelle operazioni di consegna/carico-scarico
- il basso livello di protezione informatica dei dipendenti al lavoro da casa
- il blocco, anche temporaneo, delle dogane e la prolungata interruzione della fornitura
- le scarse comunicazioni con il personale della filiale estera.
Con riferimento al punto nr.1, non dobbiamo trascurare le serie conseguenze di natura civile e penale a cui le aziende e i loro dirigenti vanno incontro in caso di violazione delle normative sulla sicurezza e salute da preservare nei luoghi di lavoro.
Intorno a questa importantissima tematica ho dedicato questo approfondimento.
In conclusione
L’amministratore d’azienda, la salute dei dipendenti, la protezione dei dati e del brand aziendale sono il bersaglio preferito di pandemie improvvise e i nostri concorrenti ne possono approfittare.
Il mercato assicurativo sta aggiornando i testi delle polizze per le grandi, piccole e medie imprese.
Farsi seguire da professionisti, per prevenire e assicurare i rischi d’impresa, può fare da argine al dilagare della prossima crisi in azienda.