Le aziende produttive che si trovano nell’Est europeo e nei Balcani sono esposte a alluvioni e inondazioni, calamità naturali molto frequenti in questi paesi.
La possibilità che un fiume presso la fabbrica straripi, la velocità media delle correnti, la durata delle piogge e il ritiro delle acque rappresentano vere e proprie minacce che possono interrompere l’attività e tutta la filiera, anche per molte settimane.
Il calcolo del rilievo altimetrico, l’individuazione delle mappe di rischio del paese, la stima aggiornata di immobili, macchinari e magazzino, il sopralluogo delle aree aziendali sono strumenti efficaci per ridurre rischi e premi assicurativi.
Rivolgersi a specialisti del settore è indispensabile prima che un’alluvione o un’inondazione mettano in ginocchio la nostra azienda.
1.Rischio scopertura assicurativa contro i danni da alluvione e inondazione.
Quando ci riferiamo a siti produttivi di media grandezza, soprattutto se si trovano presso bacini o corsi d’acqua o in aree geografiche a rischio idrogeologico, come tutta l’area Visegrad, è possibile che la polizza incendio escluda l’indennizzo dei danni da alluvione e inondazione.
Pertanto, si suggerisce di verificare bene se siamo assicurati contro queste due specifiche calamità naturali.
Ci tengo a precisare che i danni da alluvione o inondazione a volte sono inclusi dalla polizza incendio ma con importanti limiti di indennizzo (20-50% della somma assicurata).
In altri casi il pagamento di questi danni possono essere sì assicurati nella loro interezza ma a parte, attraverso il ricorso a polizze separate dalla polizza incendio, i cui termini e condizioni devono essere negoziate con la direzione tecnica della compagnia assicuratrice.
La previsione di aumenti di premio significativi, la presenza di limiti all’indennizzo, scoperti e franchigie elevate fanno sì che la copertura assicurativa contro alluvioni e inondazioni può presentarsi come un prodotto assicurativo autonomo, concesso –previa analisi tecnica del rischio idrogeologico- attraverso la sottoscrizione di una polizza separata dall’assicurazione incendio.
2.Rischio finanziario da fermo di produzione
Oltre ai danni materiali, un’importante alluvione può bloccare la produzione per settimane, se non per mesi.
Ecco che è molto consigliabile mettere in sicurezza i bilanci dell’impresa attraverso specifiche coperture assicurative pensate alla tutela sia dei conti aziendali che dei rapporti con i fornitori.
Facciamo un esempio.
Le aree di carico/scarico antistanti lo stabilimento possono rappresentare, se poste sotto il livello stradale, una delle zone più critiche in termini di accumulo d’acqua.
In caso di alluvione o inondazione l’eventuale cattivo funzionamento del sistema di pompaggio può provocare un importante allagamento che, se non smaltito in tempi rapidi, può impedire ai veicoli dei nostri fornitori l’accesso alle aree di consegna del prodotto finito.
Per approfondimenti sulle soluzioni assicurative rimando qui.
3.Rischio sottoassicurazione
Sia i danni materiali che quelli da interruzione di attività possono essere stimati prima che si verifichi un sinistro.
Nella maggior parte dei casi le aziende ricorrono a società peritali -benvise alle compagnie assicuratrici del paese in cui si trova la nostra azienda e dall’esperienza consolidata – specializzate nella determinazione del valore di ricostruzione e di rimpiazzo dell’immobile e dei macchinari.
Se un’alluvione o un’inondazione dovesse colpire la nostra azienda, in presenza di stima preventiva, il perito liquidatore potrà fare affidamento alla correttezza della stima e della congruità dei valori assicurati.
In questo modo possiamo accorciare i tempi di indennizzo, scongiurare le conseguenze pericolose di una sottoassicurazione dei beni aziendali ed evitare fastidiosi contenziosi in sede di liquidazione del danno.
4.La visita tecnica: il ruolo del consulente assicurativo con esperienza del territorio
Verificare se siamo effettivamente assicurati contro il rischio di alluvione e inondazione è importante ma spesso non basta.
È altrettanto strategico aggiornare i valori di ricostruzione e rimpiazzo dei beni aziendali e fissare la visita tecnica in azienda.
Durante il sopralluogo possiamo individuare le aree critiche della produzione (dove si trovano impianti, attrezzature, merce pronta per la consegna) a rischio calamità e strategiche per il regolare funzionamento dell’attività manifatturiera.
Sempre nel corso della visita si possono definire specifiche misure per scongiurare un’emergenza alluvionale, come il rilievo altimetrico delle aree produttive e di quelle circostanti la fabbrica.
Tali procedure, da inserirsi nel piano di emergenza aziendale, consentiranno di ridurre il danno nel caso si verifichino eventi alluvionali sempre più frequenti e dalla forza devastante.
Per approfondimenti rimando qui.
In conclusione.
Prima che si verifichi un’alluvione o un’inondazione, è sempre meglio contattare consulenti assicurativi con esperienza del territorio.
Sono loro che ci aiutano ad aggiornare i contratti assicurativi, a calcolare con precisione le conseguenze economiche da blocco della produzione ed individuare le aree a rischio della nostra fabbrica troppo spesso sconosciute o trascurate.