L’assicurazione medica, privata o aziendale, estesa anche ai propri familiari, rappresenta ad oggi un’indispensabile soluzione anche per gli italiani residenti all’estero che, perso l’accesso diretto ai servizi medici pubblici, rischiano di non ricevere adeguate cure mediche in caso di emergenza.
Sia che viviamo in Italia o all’estero, considerata l’inflazione e l’aumento dei costi dei medicinali da intervento chirurgico e sala operatoria, il massimale di rimborso spese minimo consigliato è di 500.000 euro.
A chi si trova spesso all’estero per lavoro consigliamo di verificare se le altissime spese di trasporto aereo d’emergenza sono coperte dalla compagnia assicurativa.
Ormai lo sanno anche i sassi: l’assicurazione del rimborso delle spese mediche, viste le gravi condizioni in cui versano gli ospedali pubblici italiani e stranieri, è molto importante: ci consente di saltare le code, sempre più lunghe degli ospedali pubblici e di usufruire di servizi di chirurgia d’eccellenza nel privato.
Qui di seguito abbiamo cercato di rispondere ad alcune delle più frequenti domande che ci pongono i nostri clienti.
Alcuni di loro hanno spostato la residenza all’estero, altri la hanno mantenuta in Italia pur trascorrendo la maggior parte del tempo oltre confine.
Altri ancora vivono in Italia e occupano posizioni apicali in azienda, alternando il lavoro d’ufficio alle mission all’estero.
C’è chi infine si preoccupa della salute dei propri familiari e di quella dei propri dipendenti.
Perché è cosi importante verificare bene se le spese di trasporto d’emergenza sono incluse nella nostra assicurazione medica?
Per un motivo molto semplice: le spese d’emergenza via aereo-ambulanza costano un patrimonio.
Facciamo un esempio pratico.
La nostra polizza medica ci rimborsa tutte le spese chirurgiche e di sala operatoria fino a 500.000 euro.
Se per qualsiasi sfortunato motivo abbiamo un infarto o un collasso o subiamo un grosso infortunio e ci troviamo in un paese straniero completamente sprovvisto di cliniche specializzate, medici ed assistenza per le cure d’urgenza, è evidente che essere assicurati per una somma così importante può servirci a poco, visto che non possiamo spenderla sul posto!
Ecco che l’inserimento delle spese di trasporto d’emergenza è veramente importante: è la compagnia assicurativa che organizza a proprie spese il volo fino alla più vicina clinica specializzata con un’impresa di trasporto convenzionata.
Ci tengo molto a sottolineare questa differenza: un conto è la somma che la compagnia assicurativa ci rimborsa in cure mediche e chirurgiche, altra cosa sono le altissime spese che dobbiamo sostenere di tasca nostra se non siamo assicurati e dobbiamo essere fisicamente curati e trasportati in volo d’emergenza.
Queste spese o sono già previste in polizza all’interno dei pacchetti offerti dalle più serie compagnie assicurative, oppure possiamo chiedere noi il loro inserimento all’interno della copertura assicurativa.
Per approfondimenti rimando qui.
L’assicurazione sanitaria integrativa privata può essere un vantaggio per chi lavora in proprio o ricopre una posizione apicale in azienda?
A livello generale le compagnie assicurative internazionali offrono numerose soluzioni pensate per chi è dirigente alle dipendenze dell’azienda o consulente libero professionista.
Nel primo caso possiamo ricorrere alle soluzioni di gruppo: mi riferisco ai benefits aziendali che ci permettono di ricevere, fissato un certo budget di spesa, assistenza medica con speditezza saltando le code in ospedale.
All’interno di questi pacchetti, pensati per i white collars possiamo ricomprendere una somma importante in caso di nel caso invalidità totale e permanente e prematura scomparsa.
Per i liberi professionisti che viaggiano molto per lavoro consiglio di ricorrere a soluzioni più personalizzate: è consigliabile concordare con la compagnia massimali di spese mediche a partire da un milione di euro, un network di cliniche mediche convenzionate in tutto il mondo e altre garanzie ritagliate su misura come lo screening di controllo gratuito.
Perché è consigliabile un importo così alto?
Per il semplice motivo che sono aumentati i costi dei farmaci sia da banco che da intervento chirurgico e gli onorari dei medici chirurghi e infermieri specializzati, sempre più difficili da trovare, come ben documentato dai grafici di questo studio di PWC.
Sembra che le cause siano dovute anche al conflitto ucraino, che ha provocato seri problemi di fornitura e di approvvigionamento delle materie prime alla base dei medicinali.
Proprio per queste ragioni, suggerisco molto caldamente di non prendere in considerazione offerte assicurative limitate a 100.000 euro di spese mediche: se dovessimo sottoporci a più interventi chirurgici nel corso dell’anno, questa somma potrebbe non bastare.
Repetita iuvant: assicurarsi è bene, acquistare polizze mediche con importi abbondanti è meglio!
Quali sono le principali differenze tra benefits aziendali e polizze mediche private internazionali?
Le polizze assicurative di gruppo prevedono un giusto bilanciamento di più garanzie che dirigenti e dipendenti possono usufruire nel paese di residenza, come gli accertamenti di routine presso cliniche pubbliche e private, una somma importante in caso di infortunio o decesso da devolvere ai figli, pensione integrativa, disabilitá.
I liberi professionisti, che lavorano in proprio, spesso in trasferta, non possono permettersi assenze prolungate dal lavoro conseguenti ad una malattia: ecco che sono più orientati ad acquistare polizze mediche private internazionali.
Evitare le lunghissime liste di attesa del pronto soccorso, anche all’estero, ricevere nell’immediato prestazioni mediche di qualità, se non d’eccellenza, riscuotere un’importante diaria per ogni giorno di ricovero, può fare veramente la differenza.
Esistono altre differenze importanti tra le assicurazioni di gruppo e quelle individuali?
Nel primo caso, se ci assicuriamo all’interno di un pacchetto benefits di gruppo possiamo chiedere l’assicurazione contro i gravi infortuni.
Nel secondo, le polizze mediche individuali internazionali non sempre ci assicurano contro gli infortuni perché si tratta di soluzioni pensate principalmente per il rimborso delle spese mediche da intervento chirurgico. L’assicurazione infortuni può comunque essere richiesta a parte, a fronte del pagamento di una somma aggiuntiva.
Un’altra differenza consiste nella possibilità di inserire, all’interno delle soluzioni di gruppo, il rimborso delle spese mediche delle malattie preesistenti all’entrata in vigore della polizza.
Polizza medica internazionale e travel insurance sono la stessa cosa?
Tra le due assicurazioni esiste una differenza molto importante, da non sottovalutare!
La polizza che acquistiamo on line o tramite pacchetti vacanze ha una durata limitata al periodo in cui siamo in viaggio ed è circoscritta al rimborso della perdita del volo e del bagaglio o al rimpatrio della salma.
Raramente sono assicurate le spese mediche chirurgiche in cliniche private specializzate, se lo sono parliamo di rimborsi di gran lunga inferiori rispetto a quelli assicurati dalle polizze internazionali private.
L’assicurazione medica privata internazionale, lo ribadiamo, ci assicura per importi molto importanti (anche 2-3 milioni di euro), anche quando siamo in viaggio in paesi lontani come gli USA dove i costi di intervento chirurgico sono altissimi!
Costa di più rispetto alla polizza viaggio, ma è anche vero che, per dirla in breve, possiamo concordare con la compagnia quando vogliamo farci operare e da chi: la scelta dei tempi dell’intervento e di un’equipe medica all’altezza fa parte dell’ampio raggio di garanzie offerte dall’assicurazione privata.
Colgo l’occasione di ricordare quanto sia importante coprire i nostri tecnici all’estero con specifiche coperture assicurative, mediche e viaggio.
Si tratta di un obbligo (la normativa internazionale parla di duty of care) la cui inadempienza può esporre il datore di lavoro a serie conseguenze finanziarie.
Per approfondimenti rimando qui.
Quando ci iscriviamo all’Aire quali sono le serie conseguenze immediate a cui andiamo incontro?
Nel momento in cui ci registriamo presso l’ufficio dell’Anagrafe degli Italiani residenti all’estero perdiamo l’assistenza ospedaliera e il medico di base.
È possibile che sia questo uno dei motivi principali per cui molti nostri connazionali da sempre preferiscono mantenere la residenza in Italia pur trascorrendo la maggior parte del tempo in un altro paese.
Ma attenzione: a partire da quest’anno ci sono nuovi obblighi di legge per gli italiani che vivono all’estero.
Se non ci si iscrive all’Aire (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) sono previste sanzioni di migliaia di euro, per approfondimenti rimando qui.
Quali sono le principali problematiche che affrontano gli italiani all’estero circa l’assistenza sanitaria in un paese straniero?
Facciamo un esempio pratico.
Se abbiamo fissato la residenza all’estero e ci troviamo temporaneamente in Italia (in villeggiatura o per lavoro) possiamo beneficiare dell’assistenza medica italiana, ma solo limitatamente ai casi di assoluta necessità come le prestazioni ospedaliere urgenti di pronto soccorso o le visite e gli accertamenti diagnostici.
Se invece abbiamo pianificato, sempre in Italia, un intervento chirurgico non urgente, e la nostra residenza si trova all’estero, dobbiamo mettere in conto che le spese mediche di equipe, sala operatoria, degenza e riabilitazione sono tutte a nostro carico.
Perché potrebbe non bastare la copertura sanitaria fornita dal sistema pubblico del paese dove abbiamo la residenza?
A livello generale, la copertura sanitaria del sistema pubblico straniero può non bastare quando gli ospedali del paese dove abbiamo la residenza non sono sufficientemente attrezzati a curare la nostra patologia, oppure quando scarseggiano medici ed infermieri.
In questo caso si preferisce il ricorso al privato presso una clinica convenzionata con il nostro assicuratore.
Uno dei problemi che gli italiani affrontano in caso di ricovero d’emergenza è la difficoltà a comunicare con l’operatore dell’ufficio sinistri: i servizi personalizzati possono contribuire a risolvere questo problema?
Se dobbiamo essere ricoverati e nessuno dei nostri familiari è al corrente che abbiamo sottoscritto una polizza medica privata, rischiamo di farci trasportare al primo ospedale nei paraggi e rimanere in balia di personale medico spesso impreparato.
È questo il motivo per cui i familiari dei miei clienti hanno tutti il mio numero di cellulare: sanno che possono contare sul sottoscritto quando si tratta di organizzare un ricovero d’emergenza.
Aprire a video la pratica, contattare la compagnia, individuare la clinica specializzata e l’equipe medica: sono tutti servizi che, in caso di necessità e urgenza, fanno davvero la differenza.