Spese legali da incubo che diventano realtà in questi 6 eventi devastanti per la tua impresa e il tuo portafoglio

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Decessi sul lavoro, intossicazioni alimentare da contaminazione, furto di copyright e concorrenza sleale, inquinamento ambientale del sito produttivo, investimento del pedone con il furgone aziendale, morte del dipendente in missione all’estero.

Questi eventi devastanti, se non previsti e scongiurati, possono esporre l’azienda a pesanti richieste risarcitorie, mettere a rischio la sopravvivenza del business ed esporre il management al pagamento dei danni con il loro patrimonio personale.

Le soluzioni assicurative di tutela legale rappresentano un utile strumento quando sappiamo di non avere colpa e vogliamo ricorrere ad un avvocato, pagato dall’assicurazione, per difenderci in tribunale. 

Rivolgersi ad un avvocato, lo sanno anche i sassi, ha i suoi costi e gli italiani lo hanno imparato a proprie spese tra costi di notifiche, difese, richieste documentali e investigative, lentezza dei processi.

I costi possono aumentare fino a diventare un vero e proprio salasso quando più è alta la posta in gioco: i familiari di un dipendente deceduto in azienda ci chiedono di risarcire i danni, un consumatore rimane gravemente intossicato da un nostro prodotto alimentare, un dipendente infedele passa alla concorrenza informazioni sensibili del nostro business, un nostro lavoratore investe un pedone con un mezzo aziendale.

Qui di seguito proponiamo una carrellata di alcuni gravissimi eventi che possono costare molto caro all’impresa, soprattutto in termini di spese legali di difesa. Per ogni singolo caso offriamo una breve descrizione dei vantaggi offerte dalle coperture assicurative di tutela legale disponibili sul mercato, sia in Italia che all’estero.

Sono amministratore di un’azienda specializzata nella distribuzione di prodotti di base dolciari per ristoranti, alberghi e gelaterie. Se un consumatore muore a causa di un’intossicazione alimentare del mio prodotto contaminato, la polizza di tutela legale basta a risarcire i danni?

Le aziende che distribuiscono prodotti semi-lavorati, surgelati, cioccolato, creme, cannoli, frutta candita, bagni e aromi devono prestare molta attenzione ai rischi di contaminazione alimentare che possono verificarsi in azienda, fuori dai locali della produzione, o in occasione della stessa somministrazione dell’alimento.

Ha fatto clamore il tragico caso della studentessa che ha perso la vita consumando un dolce la cui alterazione organolettica è stata fatale: nello specifico, la preparazione del prodotto era avvenuta utilizzando un unico bancone e non linee di lavoro separate, indispensabili per eliminare, o quanto meno ridurre, i rischi di contaminazione.

Il rischio insidioso che un nostro prodotto risulti contaminato a seguito di contatto con altri alimenti tossici, per errori dovuti a scarsità di igiene o per violazione, all’interno di un laboratorio artigianale, delle regole sulla sicurezza alimentare è molto frequente e può verificarsi lungo tutta la filiera distributiva.

In estrema sintesi, se un consumatore si sente male e i familiari chiedono alla nostra azienda il risarcimento dei danni, possiamo dimostrare la nostra completa estraneità dei fatti chiedendo alla compagnia assicurativa il rimborso delle spese legali e investigative necessarie per dimostrare che la contaminazione è avvenuta fuori dai locali della nostra azienda per colpa di uno dei nostri fornitori/distributori.

Se un consumatore finale muore e i familiari ci fanno causa, o se vogliamo dimostrare che la contaminazione è avvenuta fuori dal nostro controllo, possiamo chiedere il pagamento delle spese processuali e di indagine anche quando vogliamo dimostrare la responsabilità di un terzo come, appunto, un nostro distributore o lo stesso locale dove il cibo contaminato è stato somministrato.

Attenzione! Se il giudice stabilisce che la contaminazione è avvenuta all’interno dei locali aziendali e siamo noi responsabili dei danni al consumatore, la polizza di tutela legale può non essere sufficiente. In caso di dolo possiamo essere costretti a restituire alla compagnia le spese legali che l’assicurazione ci ha anticipato per difenderci in tribunale.

Teniamo bene presente che un conto sono le spese legali che dobbiamo sostenere per difenderci di fronte a un giudice.

Altra cosa sono i danni che dobbiamo risarcire se siamo responsabili della contaminazione del nostro prodotto. Contro questo specifico rischio le aziende produttive e commerciali di alimenti possono tutelarsi solo grazie all’assicurazione da prodotto difettoso, ritiro e contaminazione specifica per la nostra attività di produzione.

Per approfondimenti rimando qui.

Sono direttore di un resort turistico. Se gli ospiti rimangono seriamente intossicati come posso dimostrare che la contaminazione alimentare non è avvenuta all’interno della nostre cucine? 

Se un ospite subisce una grave intossicazione all’interno dei nostri locali e riceviamo una salata richiesta di risarcimento, l’assicurazione di tutela legale garantisce il pagamento delle spese legali, peritali, investigative e processuali in caso di procedimento penale.

Questa assicurazione torna utilissima anche quando vogliamo dimostrare di fronte al giudice la nostra completa estraneità dei fatti, come è successo in questo caso, dove la proprietà dell’albergo riuscì a dimostrare che la comitiva si era fermata in almeno due autogrill prima di arrivare a destinazione.

Sono amministratore di un sito produttivo all’estero, dove un mio dipendente è morto sul lavoro. Sono stato chiamato in causa dai familiari della vittima a risarcire tutti i danni. La polizza di difesa legale in questo caso mi rimborsa le spese degli avvocati di fronte ad un tribunale straniero?

Se il nostro operaio ha perso la vita perché in azienda non abbiamo predisposto tutte le misure idonee a salvaguardia della salute e sicurezza in violazione della legge locale, la polizza di difesa legale può essere attivata, a tutela del manager, anche in ambito in caso di procedimento penale solo quando il dolo è escluso.

Le assicurazioni di difesa legale prevedono il rimborso delle spese di difesa a seguito di sentenza definitiva di assoluzione o proscioglimento o nei casi di patteggiamento, prescrizione del reato, archiviazione per infondatezza della notizia di reato o derubricazione del reato da doloso a colposo.

Ma attenzione! Se alla fine del processo il giudice dichiara che siamo dolosamente responsabili la compagnia assicurativa può chiederci il rimborso di tutte le spese anticipate.

Facciamo un altro caso: se si scopre che il dipendente ha perso la vita in fabbrica perché ha lasciato in attività il macchinario mentre stava operando la manutenzione, possiamo chiedere il rimborso delle spese legali, anche all’estero, per dimostrare la nostra mancanza di responsabilità.

Ci tengo a precisare che l’assicurazione di tutela legale non sempre è sufficiente.

Se siamo amministratori o direttori di stabilimento, sia in Italia o all’estero, e un nostro dipendente si fa male, in fabbrica o durante un viaggio di lavoro, e siamo noi responsabili dell’incidente, rischiamo di rispondere dei danni con tutto il nostro patrimonio personale.

Possiamo proteggerci da questo rischio ricorrendo alla polizza di responsabilità civile dell’amministratore, a cui ho dedicato numerosi approfondimenti (clicca qui).

Lo sversamento accidentale di liquidi e sostanze inquinanti dalla ditta confinante con la mia ha provocato un serio danno ambientale alle aree di carico/scarico del mio capannone. Le autorità intervenute hanno bloccato tutta l’area inquinata, impedendo l’ingresso dei mezzi dei fornitori: come posso farmi risarcire le spese di bonifica e il valore delle commesse annullate? 

Nel caso specifico, la ditta confinante è tenuta a risarcire sia le spese di bonifica e di ripristino dei luoghi che i danni di temporanea interruzione dell’attività e di perdita delle commesse conseguente al blocco dell’area di consegna, carico/scarico della merce.

Ma attenzione, il diavolo sta nei dettagli!

Non dobbiamo dimenticare che la maggior parte delle aziende italiane non ha nessuna assicurazione né contro i danni all’ambiente, né a copertura delle spese di bonifica e ripristino dei luoghi, tanto che è stato emanato un progetto di legge che favorisce le PMI all’acquisto di questa specifica soluzione assicurativa.

Corriamo quindi il grave rischio che l’azienda confinante alla nostra che ha inquinato non abbia i mezzi economici per rimborsarci i danni e che rifiuti qualsiasi addebito.

La polizza di tutela legale, in questo specifico caso, torna di grandissima utilità. Se fossimo sprovvisti di questa polizza, dovremmo noi affrontare in proprio il pagamento delle spese processuali per chiedere il risarcimento dei danni.

Attraverso l’acquisto di questa specifica soluzione assicurativa, è la compagnia che mette a nostra disposizione, a proprie spese, un team di legali incaricati a ottenere il completo risarcimento di tutti i danni.

Nel diverso caso in cui l’azienda che ha inquinato è assicurata contro i danni all’ambiente, sarà cura degli avvocati dell’assicurazione di tutela legale prendere contatti con l’assicuratore di responsabilità civile ambientale per ottenere il completo ristoro del danno all’habitat naturale.

L’eventuale interruzione dell’attività e la perdita della commesse sono ulteriori danni a carico dell’azienda confinante: anche in questo caso le spese legali necessarie per ottenere il loro indennizzo saranno sostenute in toto dal nostro assicuratore di difesa legale.

All’interno dell’area di carico/scarico del mio capannone l’autista della ditta di trasporto, in retromarcia, ferisce gravemente un mio dipendente, negando qualsiasi addebito di responsabilità. Come posso ottenere il pagamento dei danni subiti dal mio lavoratore?

Le aree di carico/scarico sono considerate ad altissimo rischio di infortunio, anche mortale, come documentato anche a livello europeo qui.

Le alternative sono due.

-l’incidente si è verificato per colpa nostra: nel senso che noi titolari d’azienda -e responsabili della sicurezza- non abbiamo predisposto tutte le misure idonee alla salvaguardia della salute dei lavoratori.

-il grave ferimento dell’operaio è dovuto a colpa dell’autista del mezzo che, in fase di retromarcia, non si è accorto della presenza del lavoratore investito dal camion.

In estrema sintesi, nel primo caso, se siamo noi i responsabili dell’incidente, e siamo sottoposti a procedimento penale o amministrativo per violazione della legge 231, la compagnia assicurativa di difesa legale, in assenza di dolo, può rimborsare le spese di difesa legali e investigative in un procedimento penale, assieme a quelle necessarie per redigere o rivedere il modello di organizzazione e gestione e predisporre le misure necessarie a eliminare le carenze organizzative.

Nel secondo, sarà l’assicuratore di tutela legale a rimborsarci i costi di difesa per chiamare in causa l’assicuratore di responsabilità civile del veicolo e difendere i nostri diritti.

Scopro con amara sorpresa che un mio dipendente è passato alla concorrenza, passando preziose e riservate informazioni sui piani di sviluppo industriale della mia azienda. Come posso farmi indennizzare i danni?

Una delle principali garanzie offerte dalla polizza di difesa legale consiste proprio nel pagamento delle spese processuali delle controversie in tema di diritto di proprietà industriale, diritto d’autore, concorrenza sleale.

Ma attenzione: alcune compagnie assicurative di tutela legale richiedono a chiare lettere che la proprietà industriale sia regolarmente registrata o brevettata secondo la normativa vigente.

Ci tengo a precisare che se siamo amministratori d’azienda, e durante il processo si scopre che non abbiamo implementato tutte le misure idonee a protezione dei dati e delle informazioni sensibili dell’impresa, possiamo essere chiamati in causa in prima persona a risarcire i danni come responsabili della sicurezza dei dati.

Un mio dipendente, durante le consegne uccide con il furgone aziendale un pedone: come posso tutelarmi da una salatissima richiesta di risarcimento? E se la responsabilità fosse del pedone?

Solo nel 2021 sono stati registrati 2.101 incidenti che hanno coinvolto monopattini con un totale di nove vittime, 15.771 incidenti con biciclette con 207 morti e 691 incidenti con bici elettriche con 13 decessi. A questi si sono aggiunti 16.180 incidenti che hanno causato 471 morti tra i pedoni.

A fronte di questi numeri, è evidente che la polizza di tutela legale per i danni da circolazione dei veicoli aziendali è assolutamente indispensabile.

Se un pedone dovesse subire gravi lesioni o perire a causa dell’incidente, e viene aperto un procedimento penale per delitto colposo, possiamo chiedere alla compagnia il pagamento delle spese legali di difesa e di dissequestro del mezzo.

Il ricorso a questa assicurazione è molto utile anche quando vogliamo dimostrare la nostra totale mancanza di responsabilità, e in questo caso ci vengono incontro i giudici.

Il Tribunale di Trieste (sentenza 380 del 7 giugno 2019) ha deciso che il pedone che attraversa la strada fuori dalle strisce pedonali di corsa e parlando al telefono risponde a titolo di colpa nella misura dell’80% del sinistro causato.

Anche in questo caso, è la compagnie assicurativa di difesa legale che ci rimborsa le spese legali per far valere i nostri diritti di fronte al giudice.

Se un mio tecnico perde la vita o rimane gravemente infortunato in occasione di un viaggio di lavoro all’estero, e la famiglia mi chiede di risarcire tutti i danni, l’assicurazione di difesa legale cosa mi assicura?

Gli amministratori possono essere chiamati dal giudice a risarcire, con il loro patrimonio personale, i danni patiti dal lavoratore in trasferta se non hanno predisposto le misure di sicurezza necessarie per prevenire i rischi di infortunio e malattia oltre confine.

Ogni datore di lavoro è tenuto a prestare molta attenzione al tema della sicurezza e salute dei dipendenti inviati in missione in paesi dove non esistono gli stessi livelli di sicurezza in vigore in Italia.

Ne sanno qualcosa i familiari di quei tecnici rapiti e deceduti in Nord Africa che hanno chiesto agli amministratori dell’azienda un salatissimo risarcimento dei danni morali per violazione degli obblighi di duty of care.

Il ricorso alla polizza di tutela legale può essere molto utile quando gli amministratori intendono dimostrare la loro completa mancanza di responsabilità.

Come abbiamo già detto negli esempi qui sopra, questa assicurazione indennizza le spese di indagine ed investigative necessarie per fare luce su una possibile ingiustificata esposizione al rischio dei dipendenti non solo all’interno dei luoghi di lavoro ma anche durante le trasferte e missioni all’estero.

La scarsa consapevolezza dei potenziali impatti dei rischi di viaggio da parte del dipendente, l’utilizzo di mezzi di trasporto non completamente affidabili, l’aver preso sotto gamba la presenza di organizzazioni criminali sono solo alcuni esempi che possono essere fatti valere di fronte al giudice per dimostrare che il lavoratore in missione non ha seguito i protocolli di sicurezza né le linee guida predisposte dal management a tutela della sua sicurezza all’estero.

Riduzione dei rischi: a chi rivolgersi prima che una richiesta di risarcimento bussi alla porta della nostra azienda.

All’interno di questo articolo abbiamo esaminato alcuni eventi devastanti che, se non previsti e controllati, possono avere un impatto altrettanto serio sul nostro portafoglio e sulla sopravvivenza della nostra azienda.

Disporre di una buona copertura assicurativa di difesa legale è importante, ma è altrettanto strategico farsi seguire da consulenti assicurativi preparati.

Sono loro che ci aiutano a individuare e circoscrivere le aree più a rischio del nostro business e a trovare le soluzioni assicurative indispensabili, sia in Italia che all’estero, per proteggerci se ci chiamano in causa a risarcire tutti i danni.

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